La zuccheriera si imposta su un piedistallo quadrangolare con motivi a giorno ad archetti incrociati sorretto da zampe leonine. Il fusto, che si allarga alla base in un'enfiatura con modanatura a cordoncino, si raccorda alla coppa con foglie d'acanto stilizzate: da queste hanno origine gli eleganti manici con volute vegetali e fiorellini nei riccioli. La bordura superiore traforata a giorno come il piedistallo, presenta un orlo a cordoncino. Il coperchio è sormontato da una piccola fusione rappresentante Napoleone a tutta figura. Si presenta a forma di coppa rovesciata e presenta una modanatura a cordoncino e una piccola fascia a motivi vegetali stilizzati.
L'esemplare manifesta una certa influenza orientale percepibile per esempio nei trafori ad archetti, una soluzione decorativa tipica delle argenterie coeve ottomane, ed è anche un saggio di vera bravura dell'argentiere, che l'ha creata mediante un sapiente assemblaggio di vari elementi. Grazie al punzone è stato possibile identificare l’autore in Bartolo Milani, operante nei primi decenni del XIX secolo in San Silvestro al civico 72. Alla zuccheriera, pubblicata nel 1995 come «priva del coperchio solitamente a coppa rovesciata» è stato collegato il coperchio, anch’esso pubblicato nella medesima occasione come elemento irrelato, grazie al fondamentale confronto con una zuccheriera realizzata da Bartolomeo Valazza del tutto simile a eccezione di alcuni piccoli dettagli come il fastigio, che raffigura un mazzetto di fiorellini.
Ferrari Benedetti S., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005
Ganzer G., Schede, in Ottocento di frontiera. Gorizia 1780-1850. Arte e cultura, Milano 1995
Busetto P., Schede, in Ottocento di frontiera. Gorizia 1780-1850. Arte e cultura, Milano 1995