Il cucchiaio spargizucchero è provvisto di un elegante manico fitomorfo, mentre la conca traforata si origina da un dodecaedro centrale, la cui forma è ribadita dal bordo ornato da motivi vegetali stilizzati.
Tra gli inventari di famiglia non si riconosce questo spargizucchero e, per quanto riguarda i punzoni, l'unico marchio accertato è quello dell'importazione, avvenuta a Vienna tra il 1872 e il 1902. Il marchio per il titolo dell'argento presenta il numero 800, preceduto da altri simboli non decifrabili; questi ultimi potrebbero essere interpretati come la luna e la corona, marchi che caratterizzano gli argenti tedeschi prodotti dopo il 1888; non si deve però trascurare che la cifra 800 è reperibile anche negli argenti prodotti in altri paesi europei. L'incertezza nell'interpretazione del marchio per la qualità non permette quindi di capire dove l'oggetto sia stato prodotto e neanche il punzone dell'argentiere, del tutto illeggibile, è di grande aiuto. La decorazione del manufatto rientra nel gusto tardo eclettico e porta, unitamente alla lettura del punzone d'importazione, a collocarne la produzione tra la fine dell'Ottocento e i primissimi anni del Novecento.
Geroni L., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005