Il piede polilobato, presenta bordo piatto con gradino percorso da una ghiera traforata a giorno e superficie delle falde decorate con motivi a girali lavorati a sbalzo. Il nodo, schiacciato, è costiuito da nove petali che scandiscono quattro chiodi romboidali decorati con un motivo aggettante di foglie d'acanto. La teca porta sulle facce quadrangolari un doppio ordine di ghiere gigliate. Ai lati è innestata una coppia di pilastri che si collega agli altri due svettanti dalla teca. Questi sono uniti da contrafforti gigliati impostati a croce. Al centro la figura del Cristo patiens.
Il manufatto, secondo Ganzer (1987, p. 33), è attribuibile per quanto concerne il piede ad ambito veneto ed è di datazione più tarda rispetto alla parte restante che è posta a confronto con il reliquiario dei santi Giacomo e Marco (id 42629), attribuito ad ambito tedesco.
Museo Civico Arte, Il Museo Civico d'Arte di Pordenone, Vicenza 2001
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Gaberscek C., Saggi. Schede, in Ori e tesori d'Europa. Mille anni di oreficeria nel Friuli-Venezia Giulia, Milano 1992
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