Il vaso, dalla forma ad anfora, è fittamente lavorato a sbalzo e cesello. Il grado del piede, il vaso ed il labbro presentano delle fasce decorative a palmette, gigli inseriti in arcatelle trilobate, foglie di diverso genere, delimitate di volta in volta da un motivo a torciglione o da coste lisce in rilievo. Sulla base e sul collo del vaso, invece, sono sbalzate e bulinate doppie baccellature, disposte a spirale. I manici, ad ansa, sono caratterizzati da elementi vegetali.
L'opera è stata eseguita negli anni 1961/1962, come comunica l'autore, Angelindo Modesto, esecutore, tra l'altro di una pisside e del piatto raffigurante il Duomo di Gemona, facenti parte dello stesso tesoro.
Drusin N., Oreficeria, in Il duomo di Santa Maria Assunta di Gemona, Gemona del Friuli (UD) 1987
Drusin N., Catalogo, in Il tesoro del Duomo di Gemona, Udine 1985