Il calice presenta piede a sezione circolare con bordo piatto percorso da racemi e corpo bombato suddiviso in spicchi definiti da volute e motivi floreali stilizzati e contenenti ciascuno una coppia di testine di cherubino. Il nodo a vaso del fusto è percorso da nervature e decorato da elementi fitomorfi. Il sottocoppa, parzialmento lavorato a giorno, è profilato da volute affrontate a motivi a conchiglia o foglie e decorato da testine di cherubino alternate ad altri motivi vegetali stilizzati. Coppa liscia con bordo svasato, dorata all'interno.
Le iniziali ZP in monogramma giglio G corrispondono all'orefice e controllore di Zecca, Zuan Piero Grappiglia, documentato dal 1727, morto nel 1802 ca., sazzador ordinario dal 1758 della Repubblica Veneta.
Lunazzi Mansi M., Il tesoro di S. Osvaldo, in Un santo inglese a Sauris. Il culto e il mito di Sant'Osvaldo nei territori alpini e in Europa, Sauris (UD) 2006, 4