Cristo legato alla colonna, ai lati due figure: una colta di tergo e una frontale. Si alternano le parti lucide e lavorate ad ago (vesti, flagelli). Sul retro si notano tracce di bolo utilizzato per l'applicazione della doratura e tre perni filettati ed equidistanti.
Si evidenziano caratteri manieristici tratti probabilmente da xilografie o incisioni. La presenza dei perni sul retro conferma che le placchette, ora incorniciate, furono probabilmente applicate, in origine, a una superficie. I bassorilievi sono ottenuti con un'unica fusione da una matrice a cera persa. In occasione del restauro sono state rifatte le cornici in legno dei due bassorilievi e riapplicate le testine alate originali e altre quattro, di nuova esecuzione, in sostituzione di quelle mancanti.
Merluzzi F., Schede, in E vennero d'Austria e di Germania. Opere e artisti d'Oltralpe a Gemona (1400-1800), Tavagnacco (UD) 1995
Goi P., Saggi. Schede, in Ori e tesori d'Europa. Mille anni di oreficeria nel Friuli-Venezia Giulia, Milano 1992