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Il parato è composto da un piviale, una pianeta, due tunicelle e due stole. Piviale a fondo panna costituito da tre tessuti differenti: uno per lo stolone in due pezze, uno per lo scudo in un’unica pezza, uno per la ruota in otto pezze (qualche frammento per i rammendi). Di queste ultime, quattro sono larghe quanto l’altezza del tessuto (cm 52). Questo tessuto presenta un impianto speculare: disposti in verticale campeggiano al centro della pezza mazzi di fiori di varia specie a forma ogivale. Dal vaso che li regge si dipartono due sottili racemi, a destra e a sinistra simmetricamente, che terminano con un mazzo di rose. Gli stessi ramoscelli con mazzi di rose terminali si inseriscono in direzione opposta rispetto ai primi (dunque convergendo), sotto e sopra a quelli, riempiendo i vuoti del fondo. L’effetto che i mazzetti di rose creano è quello di una cornice che asseconda la forma romboidale dell’ogiva. Fodera in diagonale di cotone rosa (due tipi) e bianco. Cuciture a mano. Pizzo a fuselli sullo scollo. Bottoni in legno foderati in filato d’oro. Gallone con motivo a nastro zigzagante e fondo a rigoline con fiorellini a quattro petali. Cuciture tutte a mano. Pianeta e tunicelle presentano sullo scollo pizzi diversi dal piviale: meccanico il primo, a fuselli il secondo. Formate da diversi frammenti di tessuti differenti le tunicelle, la pianeta è costituita dal solo tessuto della ruota del piviale. Fodera in diagonale di cotone rosso. Il gallone è lo stesso rilevato nel piviale. Le due stole presentano frammenti di stoffa uguali a quelli della ruota del piviale.