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La pianeta è formata da tre pezzi del tessuto uniti in verticale per entrambi i lembi caratterizzati dalla stessa decorazione: sulle colonne laterali una fitta sequenza vegetal floreale, mentre su croce e stolone definiti da un gallone a piccoli scacchi, ricamato a punto stuoia con oro filato su seta gialla, sono ricamate sequenze a candelabra di steli entro cui campeggia un giglio, alla base dello stolone è applicato lo stemma del cardinale Delfino in oro filato e sete in gradazione cremisi per il cappello, blu-celesti per il campo dello scudo coi tre delfini, realizzati a punto raso su gros di seta avorio. Controfodera di tela cerata di cotone bianco, fodera esterna di di taffetas celeste.
Il prezioso parato probabilmente apparteneva al Cardinale Giovanni Delfino patriarca di Aquileia dal 1659 al 1699, anche se lo stemma posto sulla parte posteriore della pianeta sembra essere quello di Daniele Delfino. La decorazione è stata eseguita da esperta bottega di ricamatori di bottega, forse veneziana. Gli elementi floreali posti essenzialmente su struttura a candelabra contribuiscono a giustificare la datazione al 1660-70. Il parato, nel tempo, è stato oggetto di intervento conservativo. Sono stati fatti dei buoni interventi di suturazione del ricamo, praticamente impercettibili. Dall'analisi approfondita dei materiali si rileva la presenza di oro lamellare ad elevato tenore di oro. Nel sec. XIX sono stati aggiunti il merletto intorno allo scollo ed altri particolari della foderatura.
Bertone M.B., I tessili dei Patriarchi. Paramenti sacri dal XIII al XX secolo nella Cattedrale di santa Maria Annunziata, Tolmezzo (UD) 2016
Davanzo Poli D., Catalogo, in Basilica del Santo. I tessuti, Roma 1995