pianeta, manifattura italiana, XVII

La pianeta è confezionata con un tessuto di colore verde marezzato ed è formata da tre pezzi nella zona toracica anteriore, di due pezzi uniti in corrispoondenza dei galloni nella parte inferiore. Il retro è composto da due pezzi cuciti in verticale. Un gallone tessuto a telaio con ordito in seta gialla, argento lamellare, argento filato su seta gialla e trama di lino ecrù, presenta un motivo a segmenti verticali e orna i bordi esterni. Un gallone con motivo a spina di pesce in argento filato fitto su seta gialla e seta gialla definisce lo stolone e la croce. Alla base dello stolone è disposto uno stemma vescovile realizzato con un ricamo ad applicazione: foglie colorate e laminate in oro con cordoncino d'oro creano una cornice ovale con all'interno un campo bianco occcupato al centro da una corona circolare rossa; esternamente si dispongono due gruppi di sei nappine di seta verde e cordoncino dorato pendenti dal cappello vescovile disposto sulla sommità con il doppio nodo avvolgente la croce. Fodera di più pezzi di taffetas color verde integrati.

Il tessuto è tipologicamente pertinente agli inizi del XVII secolo, considerato il genere di marezzatura. Come stoffa, veniva prodotta ampiamente da manifatture italiane. I galloni anche se diversi tra loro presentano materiali, costruzione, decoro che li fanno datare tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII, probabilmente sono stati recuperati de un altro paramento, non essendovi a disposizione la quantità necessaria per rifinire tutta la pianeta con un tipo soltanto. Lo stemma appartiene al Patriarca Francesco Barbaro.