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Paramento composto da due piviali, due tunicelle, una pianeta, due casule, due copriambone, un velo omerale, una stola, una busta, confezionati in diagonale di seta avorio con decoro a ricamo dato da elementi vegetali che si estendono su tutta la superficie, ed elementi geometrici che formano il gallone. La fodera è in tela di cotone rossa. Quasi tutti gli elementi del parato sono stati riconfezionati con un tessuto recente su cui sono stati riportati tutti gli elementi del ricamo novecentesco.
L’insieme liturgico, con caratteristiche tipiche della produzione degli inizi del Novecento, evidenzia accuratezza sia nell’ordinamento compositivo che nella scelta cromatica. L’insistenza della tematica vegetale e naturalistica è certamente da intendere, oltre che per l’effetto decorativo, anche per il valore simbolico. Lo stemma della famiglia Fantoni, ricamato sulla fodera del velo omerale e sul piviale, quest’ultimo rimosso, testimonia la provenienza dei paramenti, commissionati dalla famiglia presumibilmente a ricamatori di ambito locale. Come riportato da testimonianze orali e in mancanza di dati d’archivio, non è escluso che il manufatto rientri nelle donazioni del sacerdote Giuseppe Fantoni (1869-1938) in occasione de venticinquesimo anniversario della sua consacrazione, celebrato nel 1917.