La balza, staccata presumibilmente da un ampio camice, è confezionata con due pezzi di merletto giunti a mano. Quest'ultimo, fissato nella parte superiore e inferiore su un supporto in taffetas rosso, presenta disegni definiti da un nastro vegetale fronzuto a girali decisi e ravvicinati, realizzati a punto tela su una rete di fondo a maglie romboidali.
L’esemplare molto elegante, particolarmente adatto alla biancheria liturgica, presenta una elaborazione tecnica caratteristica delle manifatture lombarde, senza dimenticare tuttavia le frequenti imitazioni. La struttura a girali sinuosi, la stilizzazione delle infiorescenze ripetute a breve distanza datano la bordura all’ultimo quarto del Seicento.
Davanzo Poli D., Catalogo, in Basilica del Santo. I tessuti, Roma 1995