Strutture, dipinto, Ronay Eva, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
non figurativo: astratto
Autore
Ronay Eva (1919/ 2004)
Cronologia
1970 - 1971
Misure
cm - altezza 55, larghezza 35
Codice scheda
OA_135669
Collocazione
Trieste (TS)
Università degli Studi di Trieste
smaTs
Iscrizioni

Strutture è un acrilico che si concentra su una composizione di matrice geometrica, in cui le forme e le linee sono utilizzate per creare un senso di equilibrio; l'uso dello spazio è attentamente bilanciato per mantenere l'armonia visiva.

L'opera in esame e quella che ne costituisce il pendant (OA_135668), databili ai primissimi anni settanta per consonanza con analoghe Strutture di quel momento, sono state acquisite intorno alla metà di quel decennio dall’allora Istituto di Architettura ed Urbanistica di ingegneria civile, probabilmente per iniziativa del direttore Pio Montesi, che doterà i locali, anche a fini didattici, di un cospicuo numero di opere di artisti contemporanei, privilegiando soprattutto le ricerche astrattiste. Le Strutture di Eva Rónay, che da non molti anni (1969) aveva esordito con una personale alla Sala Comunale d’Arte di Trieste, rientrano in questa politica di acquisti che privilegiano artisti emergenti e di solida impostazione ‘razionale’, come Anna Tamaro Lucio Saffaro, Loyze Spacal e appunto la stessa Rónay.
Di origine ungherese e dopo studi letterari condotti a Venezia, l’artista aveva frequentato la Scuola Libera di Figura del Civico Museo Revoltella di Trieste diretta da Nino Perizi, per poi dedicarsi a lavori di rigoroso impianto geometrico per la cui è stato evocato il Suprematismo russo. Scriverà a questo proposito Salvatore Maugeri: «un rigore che non esclude il moto della fantasia, né la sospensione di radice lirica verso il modo di sentire lo spazio, di prefigurare le forme e la luce, in modo che l’immagine realizzata possa risultare dotata, per usare una felice espressione di Paul Klee, di un accresciuto senso leggendario» (Presentazione, in Eva Rónay, pieghevole della mostra di Trieste, Sala Comunale d’arte, primavera 1985).
La pittrice è stata di recente oggetto di una sostanziale riscoperta grazie a tre retrospettive allestite a Trieste tra il 2006 e il 2009.

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024