in basso a sinistra: LUCANO
retro, sul telaio: 262 - Lucano - piazzetta slava
retro, sulla tela: Pietro Lucano / mia nipote Bianca / prezzo di vendita: L 2000
Scorcio di una piazzetta a Vipacco. A destra vi è una casa con pergolato di viti e accanto alla porta d'ingresso una pianta con fiori rosa. A sinistra, s'intravede la quinta di una casa con un albero e, accanto una fascina di tronchi d'albero, c'è un cavallo ripreso posteriormente. Sullo fondo, la facciata di una grande casa colonica. L'atmosfera è quella dell'alba per i toni rosati che caratterizzano la scena. Il cielo è striato da nubi rosa.
L'opera rispecchia quel gusto per gli effetti di luce e di colore che Lucano ebbe nei confronti dei paesaggi e delle vedute cittadine ripresi dal vivo. Nella ricerca dell'effetto naturale, come in questo caso, Lucano mostra una nota sentimentale soprattutto nella resa di atmosfere permeate da gradazioni di luce morbide e delicate. Tali produzioni pittoriche si differenziano dai suoi paesaggi onirici in cui prevalgono scenari caratterizzati da effetti luministici dal sapore illusorio e fantastico. Pietro Lucano studiò a Trieste con Eugenio Scomparini e in seguito all'Accademia di Venezia con Ettore Tito. Fu quindi a Monaco di Baviera dove cominciò ad esporre. Si dedicò oltre che alla pittura all'architettura e al restauro, al mosaico, all'affresco, alla vetrata. "Dapprima si mosse tra impressioismo e Secessione, per accostarsi poi al fare più robusto di Umberto Veruda, dal quale desunse un potente realismo (spesso trasfigurato in atmosfere di sogno), cui rimase fedele, entrando anche in vivace polemica con le correnti astrattive contemporanee." (S. Molesi, 1970). Accanto alla ritrattistica suoi soggetti prediletti furono i paesi del Carso, colti in particolari situazioni atmosferiche e rielaborati fantasticamente nella ricerca di effetti di luce e colore. "L'alba a Vipacco" è un esempio felice di questa produzione paesaggistica. Questa tela fu donata dall'autore per le sale d'arte contemporanea del Museo della Redenzione dedicate alla memoria di Sofronio Pocarini nel 1935.
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Firmiani F./ Molesi S., Catalogo della Galleria d'Arte Moderna del Civico Museo Revoltella, Bergamo 1970
Montenero G., Nella città del realismo borghese il fiore della desolazione fantastica, in Quassù Trieste, Bologna 1968