Estasi di san Francesco, dipinto

Oggetto
dipinto
Soggetto
estasi di san Francesco d'Assisi
Autore
Negretti Jacopo detto Palma il Giovane (1548-1550/ 1628) - e aiuti
Cronologia
1615 ca.
Misure
cm - altezza 101, larghezza 84
Codice scheda
OA_8777
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Attems Petzenstein
Musei Provinciali. Pinacoteca

San Francesco è in piedi sorretto da due angeli. Il santo ha la testa reclinata verso destra e indossa il saio. Sullo sfondo s'intravede un paesaggio montano.

L’attribuzione a Palma, appoggiata da Ivanoff, Zampetti (1980) e da Malni Pascoletti (1980), veniva ripresa con cautela da Claudio Strinati (1983) che la giudicava opera tarda (1615 circa) del maestro coadiuvato da un collaboratore, ritenendola “significativa in quanto tratta di una tematica relativamente estranea all’area veneta ma sentita dall’artista la cui cultura di base tintorettesca, aveva notevoli agganci con l’ambiente post michelangiolesco dell’Italia centrale”. Nell’esposizione L’immagine di San Francesco nella Controriforma (1983) la tela qui considerata veniva messa in relazione con il disegno raffigurante San Francesco consolato dell’angelo musicate del Museo Francescano di Roma (in controparte rispetto alla nostra tela), e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò (1983, scheda n. 14), pur osservando che alla grafica non corrisponde alcun dipinto di Palma, rilevava che il foglio “attesta il gusto palmesco desunto da schemi iconografici controriformati per i facili effetti, per i gesti retorici e le espressioni patetiche”. Nel catalogo generale di Palma il Giovane, Stefania Mason Rinaldi (1984) sollevava dubbi sia sull’autografia del foglio dell’Estense, che sul dipinto qui considerato che riteneva di assegnare “in base ai caratteri stilistici, alla cerchia dell’artista”. In tempi più recenti Ferdinand Šerbelj (2002) ritornava sull’opera osservando che “sebbene il dipinto sia la creazione più importante di questa sfera artistica nel Goriziano, per la sua durezza compositiva, accresciuta dall’impiego di colori dalle tonalità spente, risulta formalmente meno ambizioso se confrontato con le opere autografe del Palma. Questo giudizio è plausibile soprattutto rispetto alla possibile epoca di esecuzione, cioè al secondo decennio del Seicento, quando il maestro, molto impegnato e già in età avanzata, poteva disporre di molti aiuti”. Opera minore dell’artista, coadiuvato dal lavoro della bottega, questo dipinto rientra nella categoria che Carlo Ridolfi (Le meraviglie dell’arte veneziana, Venezia 1648, ed. Berlino 1924, p. 204) annoverava tra “le pitture sue [che] verrebbero maggiormente desiderate & ambite, se in manco numero ne avesse operate”. (DELNERI 2007, p. 44) Entrato in museo attraverso un ritrovamento fortuito, il dipinto fu restaurato nel 1969 dal prof. Urban di Venezia che così si espresse in tale occasione: "...il tono generale della pittura è originariamente scuro per sua natura. A me fa buona impressione, è un buon dipinto e non trovo sbagliata l'attribuzione" (Carteggio Museo-Urban 7.8.1969). Nella collezione dell'Accademia Carrara di Bergamo è conservato un disegno fuori quaderno a matita e seppia raffigurante "S. Francesco sorretto da due angeli", che il Ragghianti riferisce ai modi maturi di Palma il Giovane. Rispetto al disegno la tela, pur presentando minor movimento nella figura, dimostra notevoli affinità: molto probabilmente si tratta del bozzetto preparatorio e della redazione finale.

BIBLIOGRAFIA

Delneri A., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007

Šerbelj F., La pittura barocca nel goriziano, Ljubljana 2002

Mason Rinaldi S., Palma il Giovane. L'opera completa, Milano 1984

Immagine San Francesco, L'immagine di San Francesco nella Controriforma, Roma 1982

Malni Pascoletti M., Il Seicento ed il Settecento nel Goriziano, in Enciclopedia Monografica del Friuli-Venezia Giulia, Udine 1980, III/ 3

Bradaschia G., Andiamo insieme a visitare i Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 1980

Ivanoff A./ Zampetti P., Giacomo Negretti detto Palma il Giovane, in I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo: il Cinquecento, Bergamo 1980, III

Rizzi A., Storia dell'arte in Friuli. Il Seicento, Udine 1969

Mirabella Roberti M., Mostra delle opere d'arte e del tesoro dell'Arcidiocesi di Gorizia. Catalogo, Gorizia 1953