in basso a sinistra: de Cillia
Cinque grossi massi grigi, sono accompagnati da arbusti secchi a riempire tutta la superficie del quadro. Dipinto con cornice senza vetro.
Negli ultimi anni il formato della tela si amplia mentre il soggetto rappresentato si fa sempre più indistinto. Il Carso è cupo e silenzioso, pervaso da luci notturne e da ombre incombenti che ostacolano la nitidezza del quadro facendo riaffiorare quelle tangenze informali già sperimentate nei primi anni Settanta. La superficie è pervasa da un intricata rete di segni grafici a richiamare i secchi arbusti del Carso. Non c’è segno di vita nemmeno nei colori, dimessi, quasi monocromi dal marrone scuro al nero, con qualche macchia bianca a dare luminosità al quadro. Ma non si può parlare di astrazione, il Carso di De Cillia esiste sempre anche quando è rivisitato dal ricordo.
Enrico De Cillia, Enrico De Cillia. Opere della Pinacoteca di Treppo Carnico, Gorizia 2000
Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997
Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002
Enrico De Cillia, Enrico De Cillia. La vita e l'opera, Udine 1987
De Micheli M., Nel dominio della pittura, in Enrico De Cillia pittore, Udine 1986
Coloni M., Il continente Carso e la pittura di De Cillia, Udine 1982