Il dipinto raffigura una dama a busto intero, di tre quarti verso destra, che rivolge lo sguardo allo spettatore e che regge con la mano sinistra un ramo di fiori.
Secondo Carlenrica Spantigati (2001) l'acconciatura e l'abbigliamento della dama concorrono a datare agli inizi degli anni venti del Settecento il ritratto che, sotto il profilo stilistico, è da attribuire ad un artista di ambito franco fiammingo attivo nel primo quarto del secolo. La studiosa nota nella fisionomia dell'effigiata una certa somiglianza sia con Maria Leczinska, consorte di Luigi XV, il cui ritratto eseguito da Michele van Loo fu donato ai Savoia nel 1721 ed oggi è conservato nel castello di Racconigi, sia con Cristina Luisa di Baviera, prima moglie di Carlo Emanuele III di Savoia, sposata nel 1722, di cui si conserva parimenti un ritratto nel castello di Racconigi. Ma le somiglianze non sono tali da riconoscere nell'effigiata una delle due dame succitate, e perciò la sua identità, alla luce delle attuali ricerche, deve rimanere per ora anonima.
Spantigati C., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001