Le vistose lacune non permettono una lettura complessiva dell'opera, forse un bozzetto per una composizione più ampia. Sulla sinistra in primo piano si riconosce la figura di un santo con pastorale, forse identificabile, come ha suggerito L'Occaso, con San Gennaro di Benevento. Seppur con qualche ragionevole dubbio dettato dal cattivo stato di conservazione del dipinto, l'episodio raffigurato potrebbe essere identificato con San Gennaro che esce illeso dalla fornace. Il santo, dopo aver incontrato Timoteo (rappresentante di Diocleziano) sulla strada di Nola, viene condannato alla fornace ardente che doveva essere allestita in una piazza pubblica. Il dipinto mostra come il santo rimanga illeso dal fuoco, che al contrario colpisce alcuni spettatori collocati sulla destra della composizione provocando agitazione e caos tra la folla. Un'opera, di analogo soggetto e realizzata nel 1646 da Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto, si trova oggi nella Cappella del Duomo di Napoli.
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005