Il nucleo di tavolette da soffitto, provenienti da Palazzo Modena De Sabbata (ora in collezione privata), non sono in buono stato di conservazione, presentando estese cadute di colore. Il gruppo più numeroso è costituito da decorazioni su campo azzurro o nero, di pregevole fattura e realizzate tramite l'uso di mascherine: racemi, coppie di animali fantastici affrontati, trofei con armi e vasi ornamentali. Le figure sono state riprese poi con lumeggiature, stese con sottili tratti di pennello, per dare maggior risalto ai dettagli e rendere la tridimensionalità. A queste pettenelle erano alternate altre con ritratti. In queste ultime lo spazio dipinto è circoscritto da una cornice rettangolare al cui interno, su un fondo che imita una superficie lapidea (porfido?), sono presenti ritratti, su fondo scuro, che sono a loro volta inseriti all’interno di un clipeo semplice e lineare realizzato a compasso. I volti rappresentano uomini e donne, giovani e anziani, di profilo o di tre quarti e rivolti sia a destra sia a sinistra e sono stati realizzati mediante l’uso di mascherine. Nonostante il precario stato di conservazione, è possibile riconoscere la cura e l’attenzione riservate ai dettagli, soprattutto nella resa dei tratti somatici e nella definizione delle acconciature.
La realizzazione delle pettenelle va ragionevolmente assegnata alla bottega impegnata anche nei soffitti di palazzo Maseri a Cividale e Andriotti a Udine: non solo sono presenti decorazioni tratte dal medesimo repertorio e che, in alcuni casi, si ripetono in modo pressoché identico, ma anche molti fra i ritratti mostrano comuni caratteri somatici, abiti e acconciature del tutto simili (così come la soluzione adottata per evidenziare i capelli ricci) e, soprattutto, la stessa attenzione ai dettagli. Considerando le caratteristiche di ritratti e decorazioni, la realizzazione potrebbe essere collocata tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo. Le decorazioni presenti nelle pettenelle con racemi, coppie di animali fantastici affrontati, trofei con armi e vasi ornamentali sembrano rimandare a miniature (per esempio quelle di Benedetto Bordon) o a incisioni (diffuse nei primi decenni del XVI secolo) di pannelli ornamentali, in particolare di Zoan Andrea e Nicoletto da Modena, e candelabra. I soggetti di queste tavolette vennero probabilmente realizzati secondo una particolare modalità operativa, la stessa usata in un soffitto del vicino palazzo de Portis, che consisteva nell’estrapolare le singole figure ‘sezionando’ orizzontalmente i modelli considerati – che bene si prestano a questa operazione giacché presentano decorazioni a sviluppo verticale su più livelli sovrapposti – adattandoli in questo modo allo spazio delle pettenelle: un’unica incisione forniva così un ricco campionario di immagini che poteva essere riprodotto su più tavolette.
Fratta de Tomas F., Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2019
Fratta de Tomas F., XV. Soffitti lignei dipinti a Cividale del Friuli, in Tabulae Pictae. Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento, Cinisello Balsamo (MI) 2013