Caterina Corner (Cornaro) è appena sbarcata con il fratello e va incontro al doge Agostino Barbarigo, preceduta dalla corona e dallo scettro posati su cuscini di velluto condotto da paggi, mentre viene salutata dal patriziato veneziano in festa. Salirà sul Bucintoro, che si scorge in secondo piano, per essere condotta in città a dichiarare la sua rinuncia formale al possesso di Cipro.
Il dipinto rappresenta l'approdo al Lido di Venezia di Caterina Corner, regina di Cipro, il 6 giugno 1489. La regina, accompagnata dal fratello Giorgio, si era lasciata convincere da questi a rientrare in Venezia e a donare alla patria la corona del regno cipriota, che aveva governato da sola per quindici anni dopo la morte del marito, avvenuta il 7 luglio 1473. La nobildonna riceveva in cambio il feudo di Asolo e lo stesso appannaggio di cui godeva nell'isola, oltre a un'accoglienza regale e la perpetua riconoscenza dei veneziani. L'opera si trova nel Museo dall'epoca della fondazione e fu l'unico dipinto di Gatteri, insieme alla Festa delle Marie, ad essere acquistato da Pasquale Revoltella. Il soggetto si prestava particolarmente alla rievocazione romantica di succosi episodi di storia "locale" e viene affrontato da Gatteri con la consueta facilità narrativa, densa di richiami stilistici neo cinquecenteschi, senza dimenticare, per quanto riguarda il partito compositivo, la tradizione della veduta veneziana settecentesca, segnatamente nelle sue esperienze più precoci. La tela sembra costituire una delle prime prove ad olio dell'artista e dovrebbe quindi datare all'inizio degli anni Sessanta, come pure il relativo modello, qui di seguito schedato, visto che l'opera, già in proprietà del barone, viene esposta alla Borsa di Trieste nel 1864.
Drigo A., Schede, in Il Museo Revoltella di Trieste, Vicenza 2004