Pace centinata, poggiante su piedini formati da foglie d'acanto e arricchita ai lati e in alto e in basso al centro da volute e foglie aggettanti. Nella tabella è raffigurata l'adorazione dei pastori: dinanzi a una capanna a tetto spiovente, entro una cesta di vimini intrecciati riempita di paglia giace Gesù Bambino, presso il quale è inginocchiata la Madonna, che solleva il panno che lo avvolge per esporlo all'adorazione dei pastori. I due più prossimi, un uomo e una donna, sono entrambi inginocchiati, l'uno con le mani incrociate sul petto, l'altra, con le mani giunte, regge un bastone e ha poggiato sul terreno accanto a sé due uccelli portati in dono. Un terzo pastore giunge alle loro spalle togliendosi il cappello e recando un fagotto. Dietro a Maria, sulla destra, san Giuseppe osserva la scena seduto accanto ad una roccia su cui appoggia le braccia, mentre in secondo piano spuntano i musi del bue e dell'asino e sullo sfondo si profilano gli edifici di una città. In alto al centro un angioletto in volo, accompagnato da due cherubini, dispiega un cartiglio.
La pace, destinata ad essere offerta al bacio dei fedeli dopo l'invito e l'augurio "Pax Domini sit sempre vobiscum", reca il punzone dell'oreficie Francesco Francesconi, attivo a Venezia tra la fine del secolo XVIII e l'inizio del successivo, insieme al numero 6 e al punzone con il ferro di gondola, distintivo dell'Ufficio di Garanzia di Venezia e in uso sotto il Regno Lombardo Veneto dal 1812 al 1872.
Goi P., L'arredo sacro. "Lo zelo per la tua casa mi divora" (Ps 69, 10), in L'arredo. Museo Diocesano d'arte sacra, Pordenone 2006, III
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