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nella parte interna del coperchio: 5253 (numero matricola)
sulla carta: Matr. 5253/Cat. T. - Mod. 80-1000 - 2-195. F.M.D.
L'oggetto è costituito da un corpo a forma di parallelepipedo, variamente sagomato, verniciato di nero, con coperchio provvisto di una visiera rettangolare in vetro. Internamente sono collocati due morsetti quadrangolari, in bronzo stagnato, collegati, tramite due spessi fili di rame, al sistema di misurazione. Questo è composto da due ampolline in vetro munite di asta e riempite, probabilmente, con alcool colorato; quella collegata al morsetto di entrata della corrente è avvolta da una sottile lamina metallica (funge da resistenza). L'asta di vetro è posizionata sopra un foglio di carta con scala graduata (0, 6, 10, 15, 20, 22, probabilmente si tratta di ampere). Il coperchio è incernierato su un lato e munito di foro di fissaggio sull'altro: una vite in ottone ne assicura la chiusura.
Misurare quanti ampere vengono consumati da una macchina (motore).
Dopo aver collegato la macchina da controllare con un filo elettrico al morsetto di entrata e con un altro a quello di uscita, si registra la misurazione, osservando i valori numerici a cui giunge, a seguito del calore, il liquido contenuto nelle ampolle.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988