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sulla manopola: G/E/C
Elemento composto da un corpo a forma di parallelepipedo realizzato con due barre di bronzo rivestite lateralmente con una lamina metallica e legate tra loro, grazie ad un sistema di fissaggio ottenuto con otto viti e quattro fettucce di ottone. In corrispondenza di due facce, sono state fissate sei viti per lato, collegate a fili elettrici di rame rivestiti di gomma. L'oggetto è provvisto di impugnatura a manopola, realizzata internamente in rame e funzionante con meccanismo a stantuffo, fissata ad una delle estremità tramite grande bullone, anch'esso di rame.
Serve a garantire un passaggio minimo di corrente che deve essere rilevata da strumenti.
Viene inserito in un circuito amperometrico, consentendo il passaggio della maggior parte di corrente per evitare il danneggiamento dello strumento (solitamente l'amperometro). La manopola, azionabile manualmente tirandola verso l'esterno, dovrebbe regolare la quantità di corrente da far passare.
Apparecchio chiamato in gergo "tira e molla". Provvisto di cartellino di provenienza.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988