Sulla superficie anteriore: B
Lo strumento è costituito da un contenitore cilindrico di vetro rivestito da una camicia d'acciaio e sormontato da un micrometro, dotato di tamburo rotante e nonio, di sensibilità un centesimo di millimetro. Al micrometro è fissata una punta metallica, collegata elettricamente ad un avvisatore luminoso ed acustico, libera di scorrere all'interno del cilindro di vetro. In corrispondenza dell'estremità superiore dello strumento è posta una livella sferica per la messa in stazione dello stesso, mentre inferiormente è presente un rubinetto che, a misura eseguita, consente lo scarico del liquido inserito nel contenitore di vetro per l'effettuazione della stessa. Sul fronte è presente una manopola circolare che consente la rotazione dell'asta di trasmissione del micrometro.
Consente di misurare piccoli dislivelli con una precisione di circa due o tre centesimi di millimetro, pertanto è utilizzato nei collaudi e nei controlli di manufatti.
L'equipaggiamento minimo per effettuare la livellazione idrostatica comprende due livelli contenenti liquido collegati tramite un tubo flessibile. Il procedimento consiste nel misurare i dislivelli parziali tra due caposaldi contigui scambiando i livelli, alternativamente, su ognuno di questi. Ciascuno dei due strumenti viene fissato all'apposito supporto presente all'estremità di una stadia particolare sostenuta da un treppiede o vicolato in maniera permanente alla struttura da monitorare. Quando la punta metallica del micrometro tocca la superficie del liquido, un indicatore luminoso si spegne e il dislivello, misurato sulla scala millimetrata e sul tamburo, sarà dato dalla differenza delle letture fatte con i due strumenti. E' anche possibile costruire una rete di tubi comunicanti per il collegamento di diversi livelli; ciò è vantaggioso quando i vari punti da controllare non sono accessibili con una normale livellazione.