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su entrambe le manopole di regolazione
anteriormente a sinistra: ALFRED J. AMSLER & Co. Sciaffusa / Svizzera; 143/70; Rappresentante: SIMU Società Istrumenti Macchine Utensili; Sede Torino Filiale Milano
sopra l'etichetta del marchio: Università di Trieste Istituto di Scienza delle Costruzioni N° 102 cat. B
Macchina automatica per prove sui cementi (elettromeccanica). Cubo di acciaio che presenta superiormente un basso cilindro con 4 tubi periferici verticali posti a 90° uno dall’altro. Il cilindro è supportato da un tubo centrale sul quale scorrono 4 bracci orizzontali che servono a muovere verticalmente dei fili di acciaio calibrato, che scorrono all’interno dei tubi, solidali con portamine necessari per la scrittura di grafici sul cilindro. Nella parte immediatamente superiore del cubo sono presenti 4 dischi rotanti secondo un moto a spirale. Lateralmente al cubo vi sono delle manopole di controllo, un motore e un piattello fisso con un’asta graduata scorrevole all’interno di un tubo perpendicolare al piattello.
L’apparecchio serve per valutare, in condizioni normalizzate, le caratteristiche dei cementi per quanto riguarda la consistenza normalizzata, il tempo di inizio presa e il tempo di fine presa. Le operazioni per la valutazione dei valori richiesti sono estremamente rigorose e dettagliate nella normativa UNI EN 196-3.
Il piattello laterale serve per definire la consistenza normalizzata di un provino costituito da un impasto di acqua e cemento prodotto secondo le specifiche di norma e posto all’interno di uno specifico stampo; per questa misura viene impiegata la sonda immediatamente sopra al piattello, di diametro e peso definito dalla normativa. La misura consiste nel valutare, per successivi tentativi d’impasto, la quantità di acqua usata per produrre il provino che permette l’affondamento della sonda entro i limiti definiti dalla normativa. I piattelli rotanti posti superiormente alla scatola cubica servono per definire i tempi di inizio presa e fine presa. I provini sono prodotti con il rapporto acqua/cemento definito nella prova relativa alla consistenza normalizzata e vengono posti subito dopo la preparazione sui piattelli rotanti entro recipienti normalizzati. Viene messa in moto la macchina: il cilindro/tamburo ruota molto lentamente e, con intervalli di tempo predefiniti, le sonde poste nei tubi accanto al cilindro/tamburo centrale, costituite da fili di acciaio di dimensioni e peso definiti dalla normativa, scendono nei provini. Durante tutta la prova le sonde disegnano sul tamburo, per mezzo delle mine inserite nei portamine solidali, il grafico di discesa. La rotazione a spirale dei piattelli permette che la relativa sonda non scenda sempre nello stesso punto. Al termine della prova la consultazione di tale grafico permette di riconoscere i tempi di inizio e fine presa associando le letture dell’asse dei tempi alle misure relative alle discese degli aghi e confrontando i valori con le profondità normalizzate specificate nella normativa: in corrispondenza dei valori normalizzati si leggeranno i tempi corrispondenti a quanto ricercato.