estensimetro a specchi, Cesare Galdabini

Oggetto
estensimetro a specchi
Categoria
meccanica
Ambito di produzione
Cesare Galdabini
Cronologia
1943
Localizzazione
Trieste (TS)
smaTs. Sistema museale dell'ateneo di Trieste. Scienza delle costruzioni
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Codice scheda
PST_1710
Iscrizioni

righelli verticali di lettura

L’apparecchiatura è costituita da 2 parti distinte, ovvero una parte che va collocata a bordo del provino ed una parte necessaria ad effettuare le letture di deformazione da una distanza prefissata tramite opportune ottiche. La parte a bordo del provino consta di 2 elementi allungati provvisti di un’estremità a coltello da porre in contatto con il provino e da 2 aste dotate ad un’estremità di 2 coltelli contrapposti e dall’altra di un supporto regolabile per uno specchietto. La parte di lettura è costituita da un supporto tubolare verticale a cui sono collegati i 2 supporti orizzontali regolabili che portano ognuno 1 ottica e 1 righello dotato di scala inversa e speculare.

FUNZIONE

Estensimetro a specchi per misurare la deformazione di un provino sottoposto a prova di trazione.

MODALITA' D'USO

Sistemato il provino nella macchina di prova si provvede a montare la parte di strumentazione sullo stesso, avendo cura che gli specchi siano diretti verso l’apparecchiatura di lettura. Si pone l’apparecchiatura di lettura alla distanza prescelta, in funzione dei coefficienti di correzione scelti e si provvede alla correzione della posizione degli specchi a bordo, dell’altezza del sistema fuori macchina e della messa a fuoco delle ottiche. Si procede alla prova rilevando i valori di deformazione con la lettura effettuata attraverso le ottiche. A causa dell’allungamento del provino si ha una rotazione degli specchi in quanto il doppio coltello lato specchio consente l’allungamento del provino ma impone la rotazione del supporto dello specchio e quindi dello specchio stesso, mentre l’estremità a coltello del supporto si comporta da punto fisso. Le ottiche consentono la lettura delle deformazioni sui righelli a scala inversa e speculare attraverso la riflessione delle scale stesse sugli specchi.

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