sull'etichetta in alluminio, fissata sulla protezione della bobina: /N. FAB. 820986-29/TIPO EBI 6A 6C/ANNO 1953/Vn 125V CC Hz/ TENSIONE COMANDI V Hz
anteriormente, sulla base di fissaggio dei contatti: 125
sulla bobina: APC. 110179
Oggetto a forma di parallelepipedo, costituito da un nucleo centrale in alluminio e bachelite in cui sono alloggiati i contatti in bronzo (realizzati con un sistema di levette), da cui partono sei fili di rame che a loro volta collegano altrettanti macchinari. Questi contatti, tramite una sorta di albero motore centrale, vengono mossi dalla manopola di azionamento, posta all'estremità anteriore dell'oggetto, realizzata in plastica e movibile sulle sue posizioni di "SERVIZIO" e "BLOCCO". All'estremità posteriore dell'oggetto lo stesso albero motore, tramite un gancio a molla e un dispositivo a scatto, è collegato alla bobina di rame, a sua volta collegata all'apparecchiatura da tenere sotto controllo.
Si tratta di una sorta di protezione, poichè quando arriva il segnale di rottura alla bobina, questa fa scattare automaticamente l'apertura dei contatti degli altri apparecchi collegati (in questo caso, al massimo nel numero di 6), mettendo così in blocco l'intero circuito elettrico.
Fissato al quadro di controllo, in modo che risultano visibili soltanto la manopola di azionamento e la relativa mascherina indicatrice.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988