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Tre lastre di marmo rettangolari, due delle quali di dimensioni analoghe, che costituivano il fondo di una tomba scavata nel terreno, al di sotto del pavimento dell'edificio paleocristiano eretto in onore dei Santi martiri Canziani (vedi scheda SI 63). Non si conservano gli altri elementi di rivestimento della tomba.
Appoggiati su queste lastre furono trovati i resti scheletrici di tre individui, due maschi e una femmina. Gli scheletri erano mancanti di varie parti, ma le analisi effettuate sui resti ossei rilevarono la loro appartenenza ad un uomo e ad una donna adulti e a un giovane intorno ai vent'anni, legati quasi certamente da vincoli di parentela. Da qui il riconoscimento dei resti come appartenenti ai tre fratelli Canziani. Attiualmente le ossa sono conservate nell'altare della Parrocchiale.
Tavano S., Le ricerche a San Canzian d'Isonzo, in I Santi Canziani nel XVII centenario del loro martirio. Atti del convegno Internazionale di Studi (Pieris 19.10.2003, San Canzian d’Isonzo – Škocjan ob Soči, 8.5.2004), Ronchi dei Legionari (GO) 2005
Brumat Dellasorte G., Le "Acque Gradate" e il vico dei Santi Canziani, in Ad Aquas Gradatas. Segni romani e paleocristiani a San Canzian d’Isonzo, Ronchi dei Legionari (GO) 1991