Recipiente troncoconico caratterizzato da un beccuccio con orlo trilobato per la colatura del contenuto. Il fondo è piano e la superficie esterna presenta tracce di bruciatura. La parte opposta al beccuccio conserva oggi un'altezza di poco superiore al fondo del crogiuolo stesso. Il reperto presenta inoltre la traccia di una frattura recente. Si tratta probabilmente di un crogiuolo per la fusione di vernici e metalli.
Calligaro E., La Pieve di S. Maria di Gorto: fonti storiche e fonti archeologiche, 1993-1994