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Quattro frammenti di filo lamellare in oro, ripiegato a zig-zag.
I frammenti dovevano essere incorporati nel broccato di cui era composta la veste e il velo dell'inumato, probabilmente una fanciulla. Anche nelle tombe infantili 2 e 11 della stessa necropoli, scavate nel 1960, si ritrovarono fili d'oro. Simili reperti caratterizzano sia sepolture di longobardi che di autoctoni romani, trattandosi in ogni caso di personaggi di rango elevato
Necropoli S. Stefano, La necropoli di S. Stefano «in Pertica», Campagne di scavo 1987-1988, Città di Castello 1990