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La parte inferiore del kalathos è ornata da due corone di foglie d'acanto articolate in cinque lobi costituiti da fogliette allungate, che si toccano solo nei lobi inferiori. Le foglie sono segnate da profonde nervature. Le foglie della seconda corona, analoghe nella resa a quelle della prima, sono definite nella cima, suddivisa in tre sottolobi, e nelle prime due fogliette dei lobi mediani che non danno ancora luogo ad una chiara sagoma di fondo alle cime inferiori. Profonde nervature solcano le foglie in tutta la loro altezza. Nello spazio compreso tra la seconda corona e l'orlo sono presenti delle foglie lanceolate lisce, attraversate nella parte mediana da una profonda solcatura. Al di sopra dell'orlo, si imposta la parte ionica, articolata in un astragalo costituito da corte perle tondeggianti alternate a coppie di fusarole romboidali collegate tra loro da un trattino; seguono un listello e il kyma ionico al quale convengono ovoli interi di forma ovale, isolati all'interno di sgu
Considerazioni tecnico-stilistiche inducono a datare la scultura tra la seconda metà del II sec. d.C. e gli inizi del III. L'assenza di dati sulla provenienza del pezzo rende impossibile proporre un'ipotesi di collocazione originaria del capitello.
Mio A., La decorazione architettonica della Regio X dai Flavi ai Severi, 2006-2007
Pensabene P., La decorazione architettonica, l'impiego del marmo e l'importazione di manufatti orientali a Roma, in Italia e in Africa (II-IV D.C.), in Società romana e impero tardoantico III, Roma 1986