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Figura maschile giovanile, imberbe. Sul capo essa porta un berretto frigio, dal quale esce, sulla fronte, una fila di riccioli a chiocciola che lasciano libere le orecchie. Il volto è allungato. La fornte abbastanza spaziosa, le arcate sopraccigliari arrotondate, le palpebre evidenti, gli occhi sporgenti e con la pupilla segnata da un foro. Ai lati del naso scendono, verso la bocca, due linee d’espressione. La bocca è socchiusa, il labbro inferiore abbastanza carnoso.
V. Santa Maria Scrinari identifica nella testa un Dadoforo. Come nel caso della testa RA 16768, L. Zenarolla, invece, propone l’identificazione con una figura di Attis tristis, non solo per le caratteristiche iconografiche che contraddistinguono la scultura, quanto soprattutto per le analogie di dimensioni e di tipo di lavorazione che essa mostra con i frammenti di statue di Attis tristis conservati ad Aquileia e menzionati nelle RA 16673-16680. La testa è databile, su base tecnico-stilistica, al II-III sec. d.C.
Mio A./ Zenarolla L., "Attis tristis" da Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Trieste 2005, 61
Catalogo sculture, Catalogo delle sculture romane. Museo archeologico di Aquileia., Roma 1972