stele/ funeraria, con iscrizione, ambito aquileiese, I d.C.

Oggetto
stele/ funeraria, con iscrizione
Classe
ARREDI/ ARREDI FUNERARI
Soggetto
due mezze figure muliebri
Ambito culturale
ambito aquileiese
Cronologia
1 d.C. - 50 d.C.
Materia e tecnica
calcare di Aurisina/ scalpellatura/ a gradina/ levigatura
Misure
cm - altezza 164.5, larghezza 77, profondità 20
Codice scheda
RA_19012
Luogo di reperimento
Friuli Venezia Giulia; San Canzian d'Isonzo (GO); ponte Marcorina
Collocazione
Aquileia (UD)
Villa Faraone-Cassis
Museo archeologico nazionale di Aquileia
Iscrizioni

fronte:

Stele a edicola pseudo-architettonica (variante con zoccolo:“Sockel-Ädikulastele” dello Pflug) con timpano libero affiancato da due acroteri a palmetta. Il timpano, privo di sostegni architettonici, è corniciato da una gola rovescia, un cavetto e un listello liscio; all’apice c’è una base piana per l’acroterio centrale (mancante), lavorato a parte. La nicchia presenta lesene prive di base, con fusto decorato a rilievo vegetale corniciato da un sottile listello, capitello “a sofà”, che sorregge un doppio arco pensile al centro, con ghiera liscia corniciata nel profilo esterno da una modanatura (gola rovescia e listello). Sotto la nicchia c’è una tabella rettangolare incassata, corniciata su tre lati (gola rovescia e listello). La parte inferiore della fronte ospita lo specchio epigrafico non corniciato. Fronte polita (sommariamente nello specchio epigrafico), fianchi gradinati, faccia superiore martellinata, retro solo sbozzato. Nel timpano è campita una rosetta a sei petali linguiformi

rr. 1-2: i cognomi Optata e Statia sembrano scritti sotto ciascuna figura a mo’ di didascalia; r. 4: il Lettich propone Nam[mus]; r. 5: in alternativa si può leggere Map̣[---]. Per un’altra stele aquileiese con doppio arco a tutto sesto, cfr. RA 19011. La parte inferiore dell’iscrizione, non corniciata, è stata forse aggiunta in un secondo momento (lettere e interpunzioni differenti). Per un’altra stele con doppio arco a tutto sesto, cfr. RA 19011. La doppia arcata pensile è confrontabile con altre stele ad edicola pseudo-architettonica: cfr. Pflug cit. in Bibliografia, n. 7 tav. 2,1 (Ravenna), n. 39 tav. 8,2 (Bologna), n. 63 tav. 16,4 (Piacenza). È senza confronti, invece, il frontone privo di sostegno architettonico, particolare derivato dalle stele ellenistiche con arco (cfr. Pflug cit., p. 40). L’offerta della melagrana e dei fiori di papavero è rivolta alle divinità dell’oltretomba. Lo stile realistico e netto dei ritratti, i costumi e le acconciature giulio-claudie suggeriscono la datazione proposta. Per l’acconciatura di Statia cfr. la stele RA 16346 (Scrinari 1972, n. 329).

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BIBLIOGRAFIA

Lettich G., Itinerari epigrafici aquileiesi. Guida alle epigrafi esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Trieste 2003, 50

Zaccaria C., San Canzian d’Isonzo: testimonianze epigrafiche di età romana, in Ad Aquas Gradatas. Segni romani e paleocristiani a San Canzian d’Isonzo, Ronchi dei Legionari (GO) 1991

Beschi L., Le arti plastiche, in Da Aquileia a Venezia: una mediazione tra l'Europa e l'Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano 1980

Bertacchi L., Presenze archeologiche romane nell’area meridionale del territorio di Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Udine 1979, 15

von Heintze H., Scrinari, Museo Archeologico di Aquileia, in Gnomon, 1977, 49

Catalogo sculture, Catalogo delle sculture romane. Museo archeologico di Aquileia., Roma 1972

Chiesa G., Tipologia e stile delle stele funerarie aquileiesi, in Aquileia Nostra, 1953-1954, 24-25

Forlati Tamaro B., Sculture aquileiesi, in Aquileia Nostra, 1933-1934, 4-5

Pflug H., Römische Porträtstelen in Oberitalien. Untersuchungen zur Chronologie, Typologie und Ikonographie, Mainz 1989

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