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Statuina funeraria mummiforme annerita, forse per effetto del fuoco. Indossa una parrucca tripartita e la barba divina. Le mani sono incrociate ed affiancate, appena accennate: la destra tiene una zappa e la sinistra un piccone. Dalla spalla sinistra pende una sacca. Il pilastro dorsale è presente ed i piedi poggiano su una piccola base. E' presente una frattura a livello delle caviglie. L'ushabti è privo di iscrizione.
Sulla base dell'estrema somiglianza con l'ushabti con num. d'inv. 12158 del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste (scheda con NCTN 00069240), si può ipotizzare che entrambe le statuine siano state prodotte per lo stesso set, e quindi siano appartenute alla stessa persona.
Taylor J. H., Death and the Afterlife in Ancient Egypt, Londra 2001
Stewart H. M., Egyptian Shabtis, Princes Risborough 1995
Speelers L., Les figurines funéraires égyptiennes, Bruxelles 1923