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Lacerto di mosaico bicromo con ornato costituito da un reticolo di quadrati bianchi e neri riempiti da clessidre realizzate nel colore opposto allo sfondo oppure da piccoli quadrati centrali, anch'essi realizzati nel colore opposto a quello dello sfondo.
Il mosaico, insieme con un altro lacerto del tutto simile (RA 6137), appartiene con ogni probabilità all'edificio di età romana imperiale rinvenuto negli scavi della parrocchiale e precedente alla costruzione dell'edificio absidato (la cui datazione si aggira intorno al III-IV sec. d.C.) (vedi scheda SI 63)
Brumat Dellasorte G., L'antiquarium Cantianense, in I Santi Canziani nel XVII centenario del loro martirio. Atti del convegno Internazionale di Studi (Pieris 19.10.2003, San Canzian d’Isonzo – Škocjan ob Soči, 8.5.2004), Ronchi dei Legionari (GO) 2005
Tavano S., Le ricerche a San Canzian d'Isonzo, in I Santi Canziani nel XVII centenario del loro martirio. Atti del convegno Internazionale di Studi (Pieris 19.10.2003, San Canzian d’Isonzo – Škocjan ob Soči, 8.5.2004), Ronchi dei Legionari (GO) 2005
Brumat Dellasorte G., Le "Acque Gradate" e il vico dei Santi Canziani, in Ad Aquas Gradatas. Segni romani e paleocristiani a San Canzian d’Isonzo, Ronchi dei Legionari (GO) 1991