gambe: sHD Wsir [SPAZIO] Dd-f | i wSbty ip-tw iry ip-t[w | iry Hsb-tw r ir.t kA.t | nb.t r irr imy ry i [SPAZIO] ("L'illuminato, l'Osiride [SPAZIO] dice: | Oh ushabti, se verrà contato, se verrà contato | se verrà chiamato per fare i lavori| tutti che ci sono da fare lì ... [SPAZIO]")
Statuina funeraria che indossa l’abito da vivente, le cui maniche e gonnellino sono plissettati. Porta un collare ed una parrucca doppia. Le braccia sono incrociate, la sinistra sopra la destra, e le mani portano ognuna una zappa. L’iscrizione, con l’inizio del capitolo 6 del Libro dei Morti, corre lungo quattro righe disposte su tutta la superficie del gonnellino attorno alle gambe. Nella prima riga rimane uno spazio vuoto per il nome del defunto.
Lo spazio vuoto nel luogo dove doveva esserci il nome del proprietario indica che questo ushabti non era stato prodotto su ordinazione di una persona in particolare, ma faceva parte di una produzione in serie; il nome dell’acquirente sarebbe stato scritto in un secondo momento.
Uomo egizio, L'uomo egizio. L'antica civiltà faraonica nel racconto dei suoi protagonisti, Milano 2004
Monti F., Summoning Shabtis from the „Civici Musei di Storia ed Arte“ in Trieste, Londra 2000
Dolzani C., Bronzetti egiziani del Civico Museo di storia ed Arte di Trieste, in Annali Triestini, Trieste 1949, XIX
Taylor J. H., Death and the Afterlife in Ancient Egypt, Londra 2001
Speelers L., Les figurines funéraires égyptiennes, Bruxelles 1923