Il museo della vita contadina dedicato all’instancabile etnologo è allestito in una delle barchesse di Palazzo Tullio Altan, a San Vito al Tagliamento. Da visitare anche l’ampia area verde.
Il museo è allestito in una delle barchesse di Palazzo Tullio Altan, dimora gentilizia tra le più illustri del territorio sanvitese.
Il complesso si fregia anche di un giardino all’italiana e di un parco rinomati per bellezza dell’impianto e ricchezza delle fioriture. L’allestimento museale si articola su più piani e affronta il tema della vita contadina a partire da tutti gli aspetti legati al quotidiano: la famiglia, l’arredo domestico, la cucina, l’abbigliamento, per arrivare a tutte le attività destinate al sostentamento e alla produzione di reddito. L’esposizione abbina agli oggetti un ricco corredo iconografico che ne chiarisce contesto ed uso.
Il percorso si apre con ambienti domestici ricostruiti filologicamente: in primis il cuore della vita familiare, la cucina con il suo fogolâr, e la camera da letto con i pagliericci imbottiti con foglie di mais. Le ricostruzioni d’ambiente sono corredate dalle più svariate suppellettili, molte delle quali, ormai desuete, destano la curiosità dei visitatori. Ambiti strettamente legati alla sfera della famiglia sono rappresentati dalla cura dell’infanzia e la preparazione degli alimenti.
Destinate in parte all’autoconsumo e in parte alla produzione di reddito integrativo, specie “al femminile”, erano attività quali bachicoltura, filatura, tessitura, confezione di indumenti. Tra queste sezioni si distingue per ricchezza quella dedicata alla gelsibachicoltura, che espone le più svariate tipologie di bozzoli.