INSEDIAMENTO ABITATIVO, periodo romano, secc. I a.C. - I d.C.

Oggetto
INSEDIAMENTO ABITATIVO - villa
Denominazione
villa di Aurisina
Localizzazione
Duino Aurisina (TS)
Cronologia
secc. I a.C. - I d.C.
Ambito Culturale
periodo romano
Codice scheda
SI_858

Gli scavi hanno messo in luce 4 ambienti di cui 3 contigui e con orientamento NE-SO, con muri in conci calcarei legati con malta. L'ambiente (B) era pavimentato con tessere in cotto e presentava un riquadro centrale a mosaico bianco-nero; l'ambiente (C) era pavimentato in tessellato di cotto e l'ambiente (D) in cocciopesto. Dall'ambiente B partiva una canaletta che, passando al di sotto del pavimento, portava ad un'area all'aperto a O degli ambienti. Nello stesso vano è da rilevare la presenza di una struttura rettangolare nell'angolo N, costituita da un incasso di circa 17 cm, delimitato da un cordolo di 8 cm di altezza. Tale struttura è forse da interpretare come stufa, con l'alimentazione proveniente dal lato N, come mostra anche la presenza di mattoni nel basamento in questo settore. All'estremità O dell'area indagata, un altro vano (A) di maggiori dimensioni è conosciuto solo per il perimetro ed è con ogni probabilità da collegare ai tre già menzionati. Sono documentati rinvenimenti di materiali: frammenti di laterizi [con bollo L(uci) Barbi L(uci) L(iberti) Eup(ori)]; frammenti di anfora (Lamboglia 2 e Dressel 6A?); frammenti di vetro (Coppa a bacellature tipo Isings 3. Frammenti vetro mosaico); frammenti di ceramica a vernice nera (B o Boide. Coppa Lamboglia 7); frammenti di sigillata nord-italica (tipo Sarius-schalle e piatto forma Ritt.1. Coppa forma Ritt.9. Coppa forma Drag.17 a. Coppa forma Drag.15/17); una fibula in ferro (fibula La Tene); frammenti di bronzo pertinenti ad un elemento decorativo e ad una fibula (tipo Okorag); un'asse in bronzo con testa laureata di Augusto, leg. CAESAR PONT (RIC I, p.91, n.359); una gemma incisa di forma ovale con superficie figurata piana in agata (con raffigurazione di una figura femminile in hymation, stante e volta a sinistra. Nella mano sinistra tiene un ramoscello, nella destra probabilmente una patera); frammenti di materiale architettonico lapideo (blocchi e rocchi di colonna in pietra di Aurisina semilavorati).

Gli ambienti indagati sono con molta probabilità riferibili ad una villa residenziale di alto livello, gravitante in un'area attraversata da viabilità antica (la via che conduceva da Lisert a Trieste lungo il costone carsico), considerati anche i materiali rinvenuti all'interno dei vani (gemma incisa con figura femminile, forse Diana o Nemesi) e nell'area adiacente (frammenti di bronzo riconducibili ad un'imago clipeata). Probabilmente la villa era legata ad attività estrattive nelle vicine cave di Aurisina: infatti, nell'area si rinvennero alcuni rocchi di colonna ed altri elementi semilavorati; inoltre, a S della villa è stata rilevata la presenza di un sentiero, che avrebbe potuto mettere in relazione quest'area con la strada di età repubblicana che, attraverso Prepotto, raggiungeva S. Pelagio. In base ai dati raccolti al momento dello scavo, la villa la rimase in vita un breve periodo di tempo: ceramica a vernice nera del I secolo a.C. è stata trovata negli strati di fondazione, mentre una moneta di Augusto, databile tra il 10 ed il 3 a.C., è stata rinvenuta negli strati di crollo. Inoltre, la presenza di sigillata nord-italica negli strati di frequentazione, permette di definire il periodo di vita della villa entro la metà del I sec. d.C..

BIBLIOGRAFIA

Auriemma R./ Degrassi V./ Donat P./ Gaddi D./ Mauro S./ Oriolo F./ Riccobono D., Terre di mare: paesaggi costieri dal Timavo alla penisola muggesana, in Terre di mare. L'archeologia dei paesaggi costieri e le variazioni climatiche, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Trieste, 8-10 novembre 2007), Trieste - Pirano 2008

Degrassi A./ Ventura P., Le ville del "Lacus Timavi", in Tempus edax rerum, "Il tempo che divora ogni cosa" (Ovidio, Metamorfosi, 15, 234). Roma e il Timavo. Appunti di ricerca, Duino Aurisina 2001