Il rilievo, di forte impatto percettivo per la presenza della chiesa di San Rocco (scheda A 5758), si situa in un'area antropizzata tra il cimitero di Tauriano e una zona di espansione artigianale/commerciale a ovest del Torrente Cosa. La probabile identificazione con un tumulo di età protostorica venne già avanzata da Lodovico Quarina: lo studioso raggruppò San Giovanni di Barazzetto (Coseano), San Rocco di Tauriano e Santo Ulderico di Cussignacco, non più esistente, tra "le tombe demolite e spianate in epoca lontana nella parte superiore per costruire sopra delle chiesette". L'edificio di culto, con unica aula a pianta rettangolare e portico antistante, risale alla prima metà del Cinquecento: la sua costruzione ha modificato la morfologia del rilievo, rimodellato e trasformato anche per quanto riguarda il profilo dei pendii (muri di contenimento e scalinata di accesso.
La chiesa di San Rocco di Tauriano è stata edificata sulla sommità di un rilievo ritenuto da Lodovico Quarina un probabile tumulo di età protostorica. Forte è la valenza simbolica di questa continuità d'uso che enfatizza il valore assunto dalla tomba monumentale nel corso del tempo sotto l'aspetto della ritualità e riflette il perdurare della sacralità del luogo.
Sepoltura monumentale, Una sepoltura monumentale dell'antica età del bronzo: il tumulo di Sant'Osvaldo (Udine) - scavi 2000-2002-, Roma 2011
Tasca G/ Pettarin S/ D'Agnolo A, I tumuli del Friuli occidentale, in Ancestral Landscapes. Burial Mounds in the Copper and Bronze Ages., Lyon 2011
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