in basso a sinistra sotto il campo figurato: Salmacis Hermaphroditum in fonte complectens.
in basso a sinistra sotto il campo figurato: Hic ille ANCHISES, thalamo, cui iuncta DIONE / fatalem peperit coelesti sanguine prolem: / AENEAS pius unde satus, GENUS UNDE LATINUM. / ALBANIQUE PATRES, ATQUE ALTAE MAENIA ROMAE.
in basso a destra sotto il campo figurato: Semiferum Pana domat Amor.
in basso a sinistra: Annibal Carraccius pinx. in Aedibus farnesianis
in basso a destra: Io. Iacob. de Rubeis formis Romae ad Templ. S.Mariae de Pace cum Priv. S.Pont.
in basso a destra: Petrus Aquila delin. et sculp.
in basso a destra: 8
in basso a destra: 638
Affreschi della volta della Galleria Farnese: il riquadro del fregio raffigura Venere e Anchise è affiancato da due medaglioni raffiguranti Salmace ed Ermafrodito, a sinistra, e Cupido e Pan, a destra. Sulla base de letto di Venere appare la scritta: GENUS UNDE LATINUM (Eneide I,6; v.iscrizione). Le scene sono circondate da una ricca decorazione comprendente telamoni, nudi maschili, festoni di fiori e frutti, conchiglie e mascheroni. A destra una coppia di Cupidi in tenzone su balaustra(corrispondente ad uno dei quattro angoli della volta).
La serie, di cui oltre alla presente fanno parte anche le stampe delle schede S 280, 281, 282, comprende di 21 tavole numerate riproducenti la galleria di Palazzo Farnese, affrescata da Annibale Carracci tra 1597-1601 per il cardinal Odoardo Farnese, precedute da quattro tavole non numerate costituite da frontespizio, dedica, allegoria con Annibale Carracci che risolleva le sorti della pittura, monumento funebre ad Annibale Carracci. Sul frontespizio non è presente alcuna indicazione cronologica ma nell'iscrizione sotto l'effigie di Annibale Carracci è presente la data 1674 e la serie è citata nell'Indice de Rossi del 1577 che la dice pubblicata in quell'anno.