in basso a sinistra: A. Devéria del
in basso a destra: Lith. de Lemercier
in basso al centro: PARESSE. [piccolo fregio] IDLENESS.
in basso a sinistra: London published by Ch. Tilt. 86. Fleet Street
in basso al centro: Paris publié par Jeannin, rue du Croissant N. 20
in basso a destra: New York published by Bai[..] Ward & C°.
Achille Devéria fu un celebre litografo parigino dalla produzione sterminata e di grande successo: le sue qualità gli valsero la nomina di conservatore aggiunto del Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi nel 1848 e quella di conservatore titolare nel 1855. Di lui sono note più di tremila stampe e illustrò oltre trecento opere. Per questa massa dilitografie di tutti i generi veniva tacciato inevitabilmente di superficialità. Beraldi affermava ad esempio che per apprezzarlo bisognava compiereun'operazione radicale, cioè eliminare i quattro quinti della sua produzione commerciale e conservare solamente quella di valore artistico, in particolar modo i ritratti (BERALDI 1885-1892, V, p. 211). Tutti i critici sonotuttavia concordi nel riconoscergli il ruolo di grande illustratore dell'epoca romantica, che sa cogliere e descrivere nelle mode, nelle distrazioni, nei gusti (cfr. DELTEIL 1925, I, pp. 128-129; CUZIN 1983, p. 200). Anche questa scena, disegnata da Devéria, stampata nella famosa tipografia fondata da Charles Lemercier a Parigi, che ebbe Devéria tra i suoi primi clienti, e pubblicata contemporaneamente in associazione da Jeannin a Parigi,da Tilt a Londra e da Ward a New York, rientra in quella che Beraldi ha definito la sua "production commerciale" di litografie, "innombrables commeles sables de la mer".Il tema della stampa, la pigrizia e l'indolenza, fu un soggetto morale trattato numerose volte dai pittori e dagli incisorifrancesi (tra i tanti basterà ricordare La paresseuse incisa da P. A. Moitte da un quadro di Jean Baptiste Greuze) e il giudizio negativo della borghesia, espresso in questa litografia dallo sguardo di riprovazione della giovane donna in piedi, non era ancora stato temperato dal concetto di travaglio interiore che gli intellettuali diffonderanno con lo spleen baudelairiano.