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in basso a sinistra: 1572/DW
in calce: AVE MARIA GRATIA PLENA.DOMINVS TECVM
La silografia Soliani compare nei due cataloghi di vendita degli stampatori modenesi (1828, 1864) priva del monogramma "1572 / DW", una falsificazione di Barelli della seconda metà dell'Ottocento. Zotti Minici (1994) ne rende noto un altro esemplare ottocentesco, conservato al Museo Civico diBa ssano (inv. Inc. Bass. 2195), che testimonia anch'esso l'avvenuta manipolazione della matrice, e lo considera erroneamente (GOLDONI 1995b, p.40) una stampa dei Remondini. Dalla stampa si può notare come il legno presenti nella parte bassa una lunga fessura che dal margine inferiore sale in verticale per quasi metà altezza, oltre a svariate piccole lacune prodotte dai buchi dei tarli. L'anonimo incisore, attivo probabilmente nel Seicento, possiede una discreta tecnica d'intaglio nel delineare le forme e nel dislocarle nello spazio, grazie anche all'espediente del pavimento in prospettiva, che contribuisce a dare profondità alla scena. La cifra manierista, che informa le figure elegantemente allungate e la curiosa tenda esotica alle spalle della Vergine, non esclude che la matrice sia un rintaglio di una composizione cinquecentesca.
Zotti Minici C.A., Le stampe popolari dei Remondini, Venezia 1994
Catalogo generale Soliani, Catalogo generale delle incisioni in legno per uso di tipografie di varie epoche di antica spettanza degli eredi di Bartolomeo Soliani, Modena 1864
Incisioni in legno Soliani, Incisioni in legno esistenti nella Reale Tipografia degli Eredi Soliani, Modena 1828, 7 voll.
Goldoni M., Le stampe Remondini, in Grafica d'arte, Milano 1995, VI, n. 24