La "Raccolta" dello Zancon conservata presso il Museo CIvico di Udine è costituita da 57 esemplari, 5 dei quali doppi (precisamente i numeri di serie 33, 39, 40, 41 e 43); i numeri di catalogo delle schede sono: nn°41093-41145, 55462 e 55518. Lo Zancon, di origine bassanese, si formò presso la calcografia dei Remondini. La presente serie ebbe origine dalle spoliazioninapoleoniche, che interessarono anche Verona: fu infatti l'occasione perfare una ricognizione sulle opere di artisti prevalentemente veronesi presenti in città e riprodurle per conservarne la memorria. L'ideatore di taleiniziativa fu Saverio Dalla Rosa (1743-1821), uno di maggiori conoscitoridell'arte veronese; sua fu anche la scelta di incisioni semplici e senzachiaroscuro, che, sull'esempio di iniziative simili attuate in Francia ("Annali del Museo e della Scuola di Belle Arti" di Parigi), si potevano realizzare velocemente e vendere a un prezzo modesto: infatti originariamentedovevano essere pubblicati due fogli a settimana, e la tecnica sommaria èvoluta e corrisponde a un preciso motivo documentario. Il progetto non fuportato interamente a termine, e le stampe trovarono un momento unitario nella presente "Raccolta di 60 stampe delle piu' celebri pitture di Verona". La data post quem è il 1836, anno a cui risale il manifesto in cui il Dalla Rosa cominicava l'avvio dell'iniziativa. Il frontespizio non riporta la data di pubblicazione. La serie è stata recentemente (1991) ristampata acura di Eugenio Morando di Custoza, con una introduzione di Gian Romolo Marchi e il testo della 'grida' del Dalla Rosa.
Zancon G., Raccolta di 60 stampe delle piu' celebri pitture di Verona, Verona 1991