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a destra in margine alla parte figurata: TAB. I
L'incisione è derivata dai disegni di Antonio Maria Zanetti illustranti lafunzione della cariatide come sostituto di una colonna nell'architetturagreca, eseguiti su commissione di Giovanni Poleni. Lo studioso padovano aveva intenzione di dare alle stampe, nel corso del quinto decennio del Settecento, un'edizione dei Dieci Libri dell'Architettura di Vitruvio come naturale prosecuzione delle sue Exercitationes Vitruvianae (stampate a Padova tra il 1739 e il 1741), ampia silloge storico-filologica e tecnica sullasecolare tradizione di commento al testo principe della storia della trattatistica architettonica. Come sappiamo (cfr. scheda 33547) l'opera di Giovanni Poleni inedita e solo parzialmente incisa sarebbe integralmente confluita quasi un secolo più tardi nell'edizione udinese in oggetto. L'incisione raffigura la nota tipologia di statua a tutto tondo, la cosiddetta cariatide, utilizzata come sostituto di una colonna in un ordine trabeato. Vitruvio illustra l'origine greca di quest'elemento architettonico, autonomorispetto al rigido sistema degli ordini, nel narrare (Libro I, cap. I) ildestino delle donne di Caria nel Peloponneso, condannate ad eternare lasconfitta della città, alleatasi con i Persiani, nella rappresentazione dipersonaggi femminili in vesti matronali in atto di sorreggere il peso delle trabeazioni come allegoria della disfatta. La commissione di Poleni a Zanetti è nota e illustrata da una cospicua serie documentale, mentre risulta solo ipotizzabile il nome dell'esecutore materiale della lastra, tal Pietro Monaco, incisore attivo in altre commissioni di Giovanni Poleni.
Delneri A., De Architectura: dal genotesto al testo, in Prodotto libro. L'arte della stampa in Friuli tra XV e XIX secolo, Gorizia 1986