Bertini Angelo, XIX

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
ritratto di donna: Laura de Sade
Titolo
Laura
Autore
Bertini Angelo (1783/ 1819 post) - incisore
Minardi Tommaso (1787/ 1871) - disegnatore
Canova Antonio (1757/ 1822) - inventore
Cronologia
1819
Materia e tecnica
bulino
Misure impressione
mm - altezza 255, larghezza 174
Misure foglio
mm - altezza 560, larghezza 432
Codice scheda
S_3776
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

L'incisione fu acquistata sicuramente dal Rossetti poichè è citata nell'"Inventario ed estimo della libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti", compilato nel 1843 da G. Schubart e G. Merlato, al n. 842: "Incisione a bulino. Laura dal busto in marmo di Canova posseduto da ecc." (BCTS, PETR. Ms I 76). Si sa per certo che l'opera entrò a far parte della raccolta rossettiana dopo il 1822, poichè essa non è citata tra i novanta esemplari costituenti fino a quel momento la sezione iconografica petrarchesca, che sono menzionati nel catalogo della collezione edito nel 1822. La stampa riproduce un busto ideale di Laura eseguito da A. Canova nel 1818 ed ora conservato a Chatsworth, in collezione Devonshire (cfr. Pavanello 1976; Trapp 2001). L'incisione a bulino è opera di Angelo Bertini, nato nel 1783, e attivo a Roma presso la Calcografia della capitale. Nei primi decenni dell'Ottocento si dedicò all'incisione di una serie di tavole, tratte per lo più da sculture di Antonio Canova, come questa in esame. Eseguì pure una serie di stampe volte ad illustrare l'opera di Antonio Nibby "Museo Chiaramonti aggiunto al Pio Clementino in Vaticano", oltre a varie incisioni tratte da dipinti di Giulio Romano, Guido Reni, Raffaello, Sassoferrato e altri. Tommaso Minardi (Faenza 1787/ Roma 1871), autore del disegno, fu disegnatore e litografo ed eseguì per gli stabilimenti litografici Angiolini e Bettini un paio di litografie con ritratti di artisti destinate ad illustrare l' "Iconobiologia dei più eccellenti pittori d'Europa", edita in due volumi a Bologna dalla tipografia Sassi nel 1846 e nel 1852. Per una decina d'anni lavorò assieme all'incisore Giuseppe Longhi, al quale fornì vari disegni destinati all'incisione, tra i quali il più famoso è il Giudizio Universale tratto dal capolavoro di Michelangelo. Amico di Canova, grazie al suo interessamento fu nominato professore all'Accademia di San Luca a Roma e direttore di quella di Perugia. Il busto da cui deriva la stampa fu terminato dal Canova nel 1818 insieme a quello di Beatrice e acquistato l'anno successivo dal VI Duca di Devonshire, William Cavendish. Va da sè che l'anno 1819 fa da termine post quem per la realizzazione della stampa in esame, che documenta il busto come di proprietà del Duca di Devonshire. Del busto di Laura fu eseguita una replica per il conte Rasponi di Ravenna, ricordata da Quatremere de Quincy nel 1834. Un'altra replica di bottega si trova in collezione Praz a Roma dal 1938.

BIBLIOGRAFIA

Trapp J. B., Petrarch's Laura: the portraiture of an imaginary beloved, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, 2001, LXIV

Pavanello G., Antonio Canova. L'opera completa, Milano 1976