Brustolon Giovanni Battista, XVIII/ XIX

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
feste ducali
Autore
Brustolon Giovanni Battista (1718/ 1796) - incisore
Canal Giovanni Antonio detto Canaletto (1697/ 1768) - inventore
Editore
Furlanetto Lodovico
Cronologia
1766 post - 1831 ante
Materia e tecnica
acquaforte - bulino
Codice scheda
S_5838
Collocazione
Palmanova (UD)
Palazzo Trevisan
Civico museo storico di Palmanova

Le sei acquaforti di Giovanni Battista Brustolon fanno parte della serie di dodici stampe raffiguranti le Feste Ducali che l'incisore eseguì sulla base di disegni e dipinti di Canaletto. Nel 1766 l'editore Lodovico Furlanetto chiese e ottenne dai Riformatori dello studio di Padova il privilegio ventennale per poter stampare la serie. Come ben evidenziato da Succi (1983) e da Pietrogiovanna (1997) nel 1768 erano state stampate solo quattro tavole su dodici, e il lavoro fu portato a termine non prima del 1773-75, come possono documentare due annunci del Furlanetto del 1777 e del 1779 che fanno riferimento alla serie completa incisa dal Brustolon. Il Furlanetto pubblicò due stati della serie: il primo presenta i titoli in latino e al centro l'indirizzo "Apud Ludovicum Furlanetto supra Pontem vulgo dictum dei Baretteri"; nel secondo l'indirizzo del Furlanetto è accompagnato dalla numerazione delle tavole da 1 a 12 in basso a destra. Allo scadere del privilegio ventennale nel 1787, la serie fu ristampata verso il 1791 da Teodoro Viero, che lasciò identica la numerazione inserendo il nuovo indirizzo "Apud Theodorum Viero in Via Mercatoria Vulgo dicta dall'Orologio" (III stato). Infine esiste un IV stato della serie, stampato nell'Ottocento (entro il 1831 ca) da Giuseppe Battaggia (attivo 1820-1831 ca), che presenta l'indirizzo "presso G. Battaggia in Venezia", è privo della numerazione delle stampe ed i titoli in latino degli stati precedenti sono stati cancellati e sostituiti da altri in italiano. GLi esemplari conservati al Civico Museo Storico di Palmanova sono incorniciati da un passepartout di cartoncino beige che lascia vedere solo le firme di Canaletto e di Brustolon in basso a sinistra e a destra subito sotto la parte figurata e inoltre sono messi sotto vetro. E' assai probabile che le sei stampe sono state tagliate all'altezza delle firme degli artisti, perdendo in tal modo le altre iscrizioni che avrebbero potuto documentare a quale dei quattro stati noti della serie appartengano questi esemplari. In mancanza perciò di ulteriori elementi le sei incisioni di Palmanova vanno poste tra il 1766, anno in cui Lodovico FUrlanetto iniziò a stampare il I stato, e il 1831 circa, anno in cui è ancora documentato come attivo a Venezia Giuseppe Battaggia, editore del IV stato.

BIBLIOGRAFIA

Nessi A., Une Venise de papier. La cité des Doges à l'époque de Canaletto et Tiepolo. Chefs-d'oeuvre d'une collection d'estampes vénitiennes du XVIIIe siècle, Milano 2005

Pietrogiovanna M., Giovanni Battista Brustolon (Venezia 1712-1796) da Antonio Canal detto Canaletto (Venezia 1697-1768), in Tiepolo, Canaletto, Piranesi e altri: incisioni venete del Settecento dei Musei civici di Padova, Padova 1997

Succi D., Brustolon, Giambattista, in Da Carlevarijs ai Tiepolo. Incisori veneti e friulani del Settecento, Venezia 1983

Pignatti T., Le dodici feste ducali di Canaletto-Brustolon, Venezia 1972

Alpago Novello A., Giunte alle schede delle opere degli "incisori bellunesi" di Luigi Alpago - Novello, in Marco Ricci e gli incisori bellunesi del '700 e '800, Venezia 1968

Alpago Novello L., Gli incisori bellunesi: Saggio storico-bibliografico, in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia 1940, n. 99, parte 2