Spinelli Giovanni Giacomo, XVIII

Oggetto
stampa
Soggetto
pianta di Udine
Autore
Spinelli Giovanni Giacomo (notizie 1662-1717) - disegnatore
Dalla Via Alessandro (notizie 1690-1699 ca./ 1738 ante) - incisore
Cronologia
1704
Materia e tecnica
acquaforte/ bulino
Misure foglio
mm - altezza 795, larghezza 655
Codice scheda
S_7336
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Antonini Stringher
Collezione della Fondazione Friuli, già Fondazione CRUP
Iscrizioni

In alto, un cartiglio sostenuto da putti in volo, con al centro lo stemma della città di Udine con cimiero e cavallo, reca l’intitolazione. In basso, un cartiglio srotolato e sostenuto da quattro putti reca la dedica e più sotto, ma fuori dal cartiglio l’indicazione di responsabilità. Questa pianta, frutto di un’accurata opera di misurazione e di ingegneria, costituisce il primo attendibile rilevamento in scala di Udine, anche se molti dettagli – messi a confronto con i minuziosi rilievi ottocenteschi – risultano approssimativi. Due cartigli, ai margini della carta, con la medesima intestazione “Indice de’ Luochi più Cospicui della Città di Vdine” elencano i principali monumenti cittadini contrassegnati da un numero riportato nella pianta. Utilissime per recuperare l’ubicazione di luoghi e monumenti ormai non più esistenti, le scritte contengono talvolta notizie non condivisibili (il castello e i portici di S. Giovanni dovuti allo Scamozzi quando invece sono opera il primo di Giovanni Fontana, i secondi di Bernardino da Morcote) ma indicative dell’informazione del tempo riguardo alle vicende storico-artistiche della città; mantengono poi, tra l’altro, vivo il ricordo delle tante “scuole” presenti all’epoca in Udine. Lo Spinelli si servì del suo lavoro in vari modi: all’Archivio di Stato di Udine, ad esempio, si conserva un suo interessante disegno in cui vengono riportati il titolo intero della pianta e la dedica al Luogotenente e ai Deputati, ma viene riprodotta solamente quella parte della città che interessa i possedimenti dei Savorgnan, cioè il recinto della città e il sito detto la Rovina dove un tempo sorgeva il loro palazzo. Nella dedica al Luogotenente lo Spinelli afferma orgogliosamente di essere stato il primo a stendere “una giusta, ed esatta Pianta” della città di Udine ed accenna al suo desiderio di fare una pianta dell’intera Patria del Friuli “la cui vera forma non è per anco stata veduta”: non riuscì, per quanto si sa, nel suo intento, ma come preparatori alla grande pianta del Friuli vanno senz’altro considerati i disegni che stese, tra il 1688 ed il 1714, per illustrare il territorio del Friuli occidentale, e quelli relativi ai confini orientali ed alla Slavia friulana. Venduta anche a scopo benefico, dalla Congregazione di Carità di Udine, la pianta di Udine di Spinelli e Dalla Via servì da base ad Antonio Gironcoli per la sua Pianta della Città di Udine incisa dal francese de Baurain nel 1728 , in cui compaiono due riquadri esterni alla pianta con una suggestiva veduta dall'alto della quattrocentesca Loggia Pubblica con l'annesso Palazzo Comunale del XVI secolo e del Monte di Pietà, con le imponenti arcate e la bella finestratura della facciata, la corsa dei fornici architravati in bugnato su via del Monte e il campaniletto con cella campanaria e cupolino che sormonta il tetto. È la più antica, credibile raffigurazione del Monte di Pietà di Udine.

BIBLIOGRAFIA

Bergamini G., Dipinti, sculture, incisioni dal Quattrocento all'Ottocento, in La Collezione d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Opere d'arte antica, Ginevra/ Milano 2008, 1