Palmerini Niccolò, XIX

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
ritratto di donna: Giovanna degli Albizzi
Titolo
Madonna Laura
Autore
Palmerini Niccolò (1779/ 1839-1848) - incisore
Ermini Pietro (1774/ 1850) - disegnatore
Morghen Raffaello (1758/ 1833) - direttore
Editore
Palmerini Niccolò
Cronologia
1823 ante - 1842 ante
Materia e tecnica
acquaforte
Misure impressione
mm - altezza 314, larghezza 230
Codice scheda
S_7479
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

L'incisione è un esemplare di I stato di cui in museo petrarchesco piccolomineo si conserva pure il II stato (cfr. scheda S 3779). E' citata nell' "Inventario ed estimo della libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti" al n. 865 subito dopo l'esemplare di II stato menzionato come: "Bulino. Laura con libro nella sinistra vestita alla provenzale" (Ms I 76). Quindi faceva parte della collezione rossettiana e fu acquistata dopo il 1822, poichè non compare nel catalogo della collezione edito appunto nel 1822, che elenca tutti i 90 esemplari tra stampe, disegni e dipinti che fino a quel momento facevano parte della sezione iconografica petrarchesca. La stampa, che è un'acquaforte e non un bulino, è una derivazione da un dipinto di Domenico Ghirlandaio (Firenze 1449-1494), datato 1488 e raffigurante Giovanna degli Albizzi moglie di Lorenzo Tornabuoni, che quando fu tratta l'incisione si trovava in casa Pandolfini a Firenze mentre ora è conservato in collezione Thyssen-Bornemisza a Lugano (Trapp 2001). Quando Nicolò Palmerini eseguì la stampa, e lo fece certamente prima del 1823 perchè di essa ne parla Cicognara nella sua Storia della scultura edita in quell'anno (cfr. Cicognara 1823), si credeva che il dipinto di Ghirlandaio raffigurasse la Laura petrarchesca, fatto smentito dallo stesso Cicognara, a cui risponde Palmerini (1824), adducendo delle scusanti al suo agire e avanzando l'ipotesi errata che la donna raffigurata da Ghirlandaio sia piuttosto Ginevra de' Benci. L'esemplare di II stato dell'incisione in esame è menzionato brevemente da Hortis (1874) nel suo catalogo relativo alla collezione petrarchesca, che si limita a citare i pareri di Cicognara e di Palmerini sull'identità della dama. Il disegno da cui Palmerini trasse la stampa fu eseguito da Pietro Ermini (Arezzo 1774-1850), disegnatore, miniatore, incisore e copista. L'esemplare in esame è incollato su un cartoncino beige insieme ad un disegno a matita raffigurante un Ritratto di Laura de Sade (cfr. scheda D 4583).

BIBLIOGRAFIA

Hortis A., Catalogo delle opere di Francesco Petrarca esistenti nella Petrarchesca Rossettiana di Trieste. Aggiuntavi l’iconografia della medesima, Trieste 1874

Palmerini N., Opere d'intaglio del Cav. Raffaello Morghen, Firenze 1824

Cicognara L., Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova del Conte Leopoldo Cicognara per servire di continuazione all’opere di Winckelmann e di D’Agincourt. Edizione seconda riveduta ed ampliata dall’autore, Prato 1823

Trapp J. B., Petrarch's Laura: the portraiture of an imaginary beloved, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, 2001, LXIV