Nazari Bartolomeo, XVIII

Oggetto
stampa
Soggetto
ritratto di donna: Paola Rubbi
Autore
Nazari Bartolomeo (1693/ 1758) - inventore
Monaco Pietro (1707/ 1772) - incisore
Cronologia
1750
Materia e tecnica
carta/ acquaforte, bulino
Misure impressione
mm - altezza 305, larghezza 220
Codice scheda
S_7781
Collocazione
Trieste (TS)
Sede del Dipartimento studi umanistici
smaTs. Archivio degli scrittori e della cultura regionale. Lascito Fonda Savio
Iscrizioni

La cornice ovale fiancheggiata da profili a rocaille e da una corona d’alloro inquadra il ritratto di tre quarti tagliato sotto la cintola di Paola Rubbi, moglie di Gian Rinaldo Carli, scrittore, economista, storico, numismatico e uomo politico, nato a Capodistria nel 1720, tra gli intellettuali più influenti del suo tempo. Il matrimonio tra i due fu celebrato nel 1747 e la dipartita di lei per tubercolosi si colloca appena due anni dopo (il 12 agosto 1749). Fu questa la triste occasione per la quale Carli commissionò l’incisione in oggetto, disegnata da Bartolomeo Nazari e incisa da Pietro Monaco e pensata per fare da antiporta di un libro di Carli destinato a celebrare la moglie scomparsa. Nel 1750, effettivamente, l’intellettuale capodistriano diede in luce per i tipi dello stampatore lucchese Filippo Maria Benedini le "Private disavventure d’una donna di vero spirito o sia Vita della signora Paolina Rubbi contessa Carli-Rubbi", narrando la travagliata esistenza della giovane moglie. A causa di "certi tratti vivaci di penna" che imputavano della dipartita il medico Giacomo Scovolo, le cui prescrizioni terapeutiche si erano rivelate se non deleterie, almeno inadeguate, l’opera venne speditamente ritirata e portata al macero, con qualche rara eccezione. Un clipeo ospitante gli identici emblemi – il genietto con la face capovolta, il monile reciso di perle, il metro virgiliano – ravvisabili nel dipinto maritale guarnisce il frondoso contorno che abbraccia le sembianze dell’ereditiera tolte dall’originale in pittura di Bartolomeo Nazari, come dichiara l’iscrizione in calce. Sul pendant già spendeva qualche parola il biografo Tassi: "Fece li ritratti in piedi del co: Carli e della sua defunta sposa, che furono di molta fatica per la disposizione e per li molti geroglifici allusivi al dolore del suddetto conte per la perdita d’una sì cara e degna moglie" (L. Bossi, Elogio storico del conte commendatore Gian-Rinaldo Carli, Venezia, Carlo Palese, 1797, p. 243).

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024

Paris L., Guida al Lascito Antonio Fonda Savio, Trieste 2015

Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)

Delorenzi P., Il professore e l’ereditiera. Gian Rinaldo Carli e Paolina Rubbi in due ritratti di Bartolomeo Nazari, in Bollettino dei Musei Civici Veneziani, 2012, s. III, n.7

Baccanelli F., Schede, in Fra’ Galgario e la ritrattistica della realtà nel ’700. Opere dall’Accademia Carrara e dalla Collezione Koelliker, Milano 2008