in alto: Mattheus Flacius Illiricus/ Theologus
in calce: Ein Sclav geboren von Albon/ Viel striet in sachn Religion/ Zwider Interim und willen Frey/ Erbsund gfellt mir was wesentlich sey/ Starb im Jar. 1 5 7 5.
L’incisione, di ottima fattura, mostra il ritratto visto di tre quarti girato verso destra del filologo, teologo e riformatore Matteo Flacio, nativo di Albona e per questo parte della rassegna di illustri uomini istriani di Antonio Fonda Savio. la pagina proviene dal libro di Nikolaus Reusner, Contrafacturbuch: ware und Lebendige Bildnussen etlicher weitberümbten unnd Hochgelehrten Männer in Teutschland : so beide die Religion auch gute Künste und Sprachen mit Lehren und schreiben..., edito da Jobin, a Strasburgo, nel 1587. L’incisore e disegnatore Tobias Stimmer, autore di gran parte delle incisioni del volume, era a capo di una fiorente bottega a Sciaffusa e poi a Strasburgo: oltre a dipinti, produsse disegni per vetrate e xilografie, che rivelano un forte influsso dell’arte di Hans Holbein il giovane, unito a un’originale rielaborazione che ha beneficiato anche dell’arte italiana e della grafica di Albrecht Dürer.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024
Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)