in alto a destra sul blocco di pietra: CARTA / DELL' / ISTRIA / Riveduta, et aumentata / dal Cesareo Reggio / Ingegnere / Gio. Antonio Capelaris/ l'anno 1803.
in calce: DEDICATA A SUA ECCELLENZA IL SIGNORE RAIMONDO DEL S.R.I. CONTE DI THURN / Hoffer, e Valsassina, Capitano Ereditario di Duino, Signore di Sagrado e Vipulzano ec Effettivo / Ciamberlano, Consigliere Attuale Intimo di Stato, e Supremo Capitano delle Principesche Contee / di Gorizia e Gradisca, al Servigio di sua Maestà I.R. Apostolica, suo Ces. Reg. Commissario aulico / nell'Istria, Dalmazia ed Albania e Gran Croce dell'Ordine del Leon Bianco. / dal suo divotissimo ser. Giovanni Torricella
in basso al centro: Pubblicato in Trieste da Giuseppe Gresda.
in basso al centro, sul blocco di pietra: MIGLIE GEOGRAFICHE LX AL GRADO
in basso a sinistra: IL TEMPIO DI AUGUSTO / Esistente in Pola
in basso a destra: ARCO TRIONFALE ED ANFITEATRO / eretti in Pola sotto Augusto Imp.
Carta geografica con un margine graduato e doppio rigo nero esterno. La rappresentazione geografica coglie l’intera penisola istriana, da Trieste a Fiume, con il Mar Adriatico a ovest e il Golfo del Quarnaro a est. I rilievi montuosi sono rappresentati con linee ombreggiate per indicare l'altitudine e la conformazione del terreno, mentre i nomi delle città, dei villaggi e dei luoghi di interesse sono indicati in italiano.
Si tratta del rifacimento corretto della Carta dell’Istria pubblicata dal geografo capodistriano Giovanni Valle nel 1784, probabilmente sollecitato, dopo il trattato di Campoformido, dal Conte Raimondo Torre Hoffer Valvassina, primo commissario austriaco dei territori appartenuti a Venezia in Istria e Dalmazia. Quella in esame è la replica sostanzialmente identica di una carta già pubblicata da Giovanni Torricella nel 1797. Oltre all’editore e alla data di pubblicazione, sono rilevabili alcune altre differenze che interessano la dimensione del territorio rappresentato, alcune peculiarità di carattere orografico e, infine, l'indicazione delle principali via di comunicazioni terrestri, con grande attenzione ai dettagli e all'accuratezza geografica. La mappa offre non solo uno strumento prezioso per comprendere la geografia storica dell'Istria, ma è anche un esempio significativo dell'arte cartografica e dell'importanza storica della regione in quel periodo.
Infine, va rilevata, nell’angolo in basso a sinistra, una veduta del Porto di Pola e del tempio di Augusto, mentre nell’angolo in basso a destra vi sono l'Arco dei Sergi e l'Arena di Pola.
Paris L., La sezione iconografica del Lascito Antonio Fonda Savio nel Sistema museale dell'Ateneo triestino, in Archeografo Triestino, Trieste 2013, serie 4, n. 63 (123)
Lago L., Imago Adriae. La patria del Friuli, l'Istria e la Dalmazia nella cartografia antica, Trieste 1998
Lago L./ Rossit C., Descriptio Histriae. La penisola istriana in alcuni momenti significativi della sua tradizione cartografica sino a tutto il secolo XVIII, in Collana degli Atti del Centro di Ricerche storiche di Rovigno, Trieste 1981
Cucagna A., Il Friuli e la Venezia Giulia nelle principali carte geografiche regionali dei secoli XVI, XVII e XVIII, Trieste 1964